Rispetto ai siti “vecchia maniera” (con le pagine scritte in HTML, o quelli con un CMS custom e proprietario, tanto per intenderci), un sito in WordPress o realizzato con altri CMS open source (come Joomla, Magento, ecc…), richiedono un po’ di manutenzione in più. Se infatti una volta un sito veniva realizzato e lasciato così per anni, diventando col tempo inevitabilmente obsoleto sia a livello tecnico che estetico, un sito in WordPress richiede frequenti aggiornamenti a vari livelli: dal CMS, al tema, ai plugin, avendo l’accortezza di andare periodicamente ad aggiornare anche il PHP sul server perché tutto possa funzionare sempre correttamente. La frequenza di aggiornamento del PHP è decisamente minore rispetto al rilascio di una nuova versione di WordPress che avviene mediamente ogni due mesi tra major release (così definita perché apporta sostanziali evoluzioni alle funzionalità del software) e minor release (rilasciata principalmente per correzioni di bug tecnici e sulla sicurezza), così come i temi che dipendono dagli sviluppatori degli stessi, che possono apportare modifiche e migliorie, mentre i plugin necessitano di aggiornamenti più frequenti. Considerata la media dei plugin installata sui vari siti, praticamente ogni settimana c’è sempre qualche rilascio.
Ma è necessario aggiornare cms, temi e plugin? E perché? Ogni quanto conviene farlo? E’ un’operazione che può fare anche il proprietario del sito o conviene che ci metta mano un webmaster?
Vediamo di rispondere a queste domande.
Mi è capitato spesso di prendere delle commesse di clienti che avevano già un sito realizzato in WordPress e mi chiedevano degli accorgimenti (restyling, sistemazione di contenuti, ecc…) e la prima cosa che notavo, ogni volta, era l’incredibile quantità di segnalazioni di aggiornamenti da eseguire, una volta entrato nel pannello di amministrazione per la gestione del sito. Tuttavia il sito continuava a funzionare senza particolari problemi. Ma allora perché fare gli aggiornamenti?
Innanzi tutto teniamo conto che uno dei grossi vantaggi che si ottiene con WordPress rispetto ad un sito custom, è che se costantemente aggiornato, non risente dell’età, perché grazie ai continui aggiornamenti, il sito continua a rimanere allineato alle nuove tecnologie. Anche un eventuale futuro restyling grafico, permette di abbattere notevolmente i costi rispetto ad una realizzazione partendo da zero perché, pur dovendo configurare e personalizzare il tema, si parte già con una base di contenuti (pensiamo soltanto al fatto di non dover ricreare decine o centinaia di post o prodotti pubblicati negli anni). La flessibilità di WordPress è un altro punto forte perché permette in maniera piuttosto semplice di integrare ad esempio una sezione dedicata all’E-commerce ad un sito vetrina senza troppi stravolgimenti al codice come invece avverrebbe con un sito di tipo tradizionale in HTML.
Tutte queste belle cose però, hanno un rovescio della medaglia, ovvero: si tratta pur sempre di open source (codice sorgente aperto), e quindi più vulnerabile da un punto di vista sulla sicurezza, poiché i malintenzionati hanno meno problemi nel trovare delle falle rispetto ad un sito con codice proprietario.
C’è tuttavia una nutrita comunità di sviluppatori che provvede al rilascio di nuove versioni nel momento in cui vengono individuati dei bug. La sicurezza è quindi uno dei motivi principali per cui è necessario provvedere agli aggiornamenti indicati nel pannello.
Altri motivi di aggiornamento, possono essere legati al linguaggio di programmazione che viene continuamente ottimizzato e migliorato (per questo motivo bisogna che anche il PHP sul server sia adeguatamente allineato, per poter permettere al sito e al server di dialogare correttamente) oppure all’aggiunta di qualche funzionalità di temi e plugin, o dello stesso WordPress.
Sulla frequenza di aggiornamenti da fare è facile rispondere: se si tratta di aggiornamenti sulla sicurezza conviene farli rapidamente (per questo occorre tenere il sito sempre monitorato). Aggiornamenti sulle funzionalità, non richiedono invece interventi tempestivi e anzi, in questi casi è meglio aspettare addirittura qualche giorno, per vedere se nel frattempo non vengono identificati eventuali bug e corretti con un ulteriore rilascio.
Gli aggiornamenti potrebbero sembrare di per sé un’operazione banale da fare, ma in realtà bisogna prestare attenzione ad alcune cose: nei temi ad esempio, anche se con WordPress come consuetudine è consigliabile lavorare su un child theme (che fondamentalmente è una sorta di copia del tema padre modificato e personalizzato che lascia inalterato il tema originale), alcuni aggiornamenti potrebbero far perdere alcune configurazioni che dovranno essere rimesse a posto.
Anche gli aggiornamenti ai plugin non sono da sottovalutare perché spesso e volentieri, possono creare qualche problema di compatibilità con altri plugin e non è infrequente ritrovarsi con una pagina d’errore bianca al posto del sito. A quel punto occorre ripristinare la versione precedente del plugin (dal backup che bisogna fare sempre prima di qualsiasi aggiornamento), cercando di capire il motivo dell’errore per poterlo risolvere.
Se quindi non siete proprio degli smanettoni e non avete confidenza con BackUp, MySQL, ed FTP, il consiglio naturalmente è quello di affidare gli aggiornamenti ad un webmaster.
Stilweb tiene costantemente monitorati i siti di tutti i suoi clienti, provvede alle copie di backup e agli aggiornamenti per fare in modo che i siti siano continuamente protetti, performanti e allineati alle nuove tecnologie.
Posted by Roberto Fabbretti